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Sabato 21 luglio Sover ha riscoperto una
storia dimenticata, quelle tristi vicende che coinvolsero più di 100 suoi
giovani che in divisa austro ungarica combatterono dal 1914 al 1918 sul fronte
austro russo in Galizia e Bucovina. Protagonisti della riscoperta sono stati il
Coro La Valle di Sover e la sua sezione Minicoro, che con il progetto
“Sentimenti al Fronte” hanno voluto unire l’impegno per la cultura e la storia
locali alla passione per il canto corale e il folclore. Il progetto aveva già
preso avvìo in primavera, con un “viaggio della memoria” del “La Valle” in
Polonia, sui monti Carpàzi, per vivere da vicino ciò che vissero i soldati al
fronte e per visitare i tanti cimiteri che raccolgono ancora oggi le spoglie di
molti cembrani. Sabato 21 luglio, nella splendida coreografia della chiesa di
San Lorenzo di Sover, il coro e il minicoro hanno voluto riproporre le emozioni
vissute attraverso lo spettacolo “Quando fui sui monti Scarpàzi” un intenso ed
emozionante susseguirsi di immagini d’epoca (foto), canti popolari, eseguiti
dai due cori, e testi narrativi e poetici magistralmente recitati da Chiara
Turrini e Roberto Bazzanella. I testi sono stati tratti da un rilevante
carteggio privato di una famiglia soverina, recuperato con perizia dal
sodalizio, risalente al periodo della Grande Guerra e formato da centinaia di
lettere e cartoline degli anni tra il 1914 e il 1918, scritte direttamente dal
fronte oprientale e dai luoghi di prigionìa nella Siberia russa. La valenza dei contenuti proposti è stata
evidenziata al termine dello spettacolo dal sindaco di Sover Carlo Battisti,
che ha parlato di una memoria perduta e finalmente ritrovata, e dall’Assessore
alla Cultura della Valle di Cembra, Sofia Di Crisci, che ha elogiato il La Valle per il suo concreto
impegno da diversi anni nel campo della ricerca storica. Franco Panizza,
assessore provinciale alla cultura, e Lorenzo Baratter, presidente del Museo
degli Usi e Costumi della Gente Trentina e Coordinatore del Progetto Trentino
Grande Guerra, hanno sottolineato come lo spettacolo sia un veicolo di
diffusione semplice, ma diretta ed efficace, di una storia trentina
dimenticata, da veicolare in altri luoghi e vallate trentine per un recupero
diffuso del valente passato della storia trentina, parole condivise anche dal
Presidente della FeCCRit Elio Srednik, che ha sottolineato l’impegno dei più
giovani del “La Valle”, una quindicina di ragazzi dai 3 ai 12 anni. La serata è
proseguita “a suon di musica” nel centro storico, con l’apertura, nei medievali
“vòlti de ‘l Pìti”, delle due mostre
storiche, “Arìs-Radici” , uno studio sull’origine e le vicende delle famiglie
più antiche di Sover, e “Sentimenti al fronte”, anteprima della mostra che
verrà allestita nel 2014 con immagini e documenti dei soldati soverini sul
fronte galiziano. Completano l’esposizione l’anteprima del libro “Per secolare
usanza. Tradizioni e devozioni famigliari lungo l’Avisio”, che sarà edito dal
La Valle nel prossimo inverno, e, per i più piccoli, il video “I sogni son
desideri”, spettacolo del Minicoro sulle tradizioni e le fiabe europee. Una
degustazione di prodotti locali e le danze del Gruppo folk giovanile “Costumi
Avisiani” hanno coronato la serata. Le
mostre ai “Vòlti de ‘l Pìti” rimarranno aperte fino al 5 agosto il sabato e la
domenica dalle 20.00 alle 22.00.

Sarà una
serata emozionante e coinvolgente sabato 21 luglio alle 21.00 a Sover con lo
spettacolo “Sentimenti al fronte” organizzato dal Coro La Valle e che vedrà
l’apertura della mostra “Arìs-Radici” e l’anteprima del libro “Per secolare
usanza”. Nella splendida
coreografia del sagrato di San Lorenzo e dei secolari portici del centro
storico riemergeranno dalla memoria le vicende di quelle centinaia di soldati
cembrani che da Sover e da altri paesi nell’estate del 1914 dovettero partire e
raggiungere le pianure della Galizia polacca e rutena e i lontani monti
Carpàzi, per combattere in divisa austroungarica contro l’esercito zarista.
Molti di essi non fecero più ritorno, ma il loro ricordo e le tristi e dure
vicende sono quasi scomparsi. Il La Valle recupererà, attraverso immagini,
testi e canti di guerra, questa importante pagina storica, presentando le
profonde emozioni vissute nel viaggio “Dal Lagorai ai Carpàzi” effettuato dal
gruppo nella primavera 2012 in Polonia visitando i cimiteri galiziani dove
molti soldati cembrani sono sepolti. Lo spettacolo corale e di recitazione
“Quando fui sui monti Scarpàzi” sarà presentato dal La Valle e dalla sezione
giovanile Minicoro. Suggestivi testi poetici presentati da Chiara Turrini,
correlati alla proiezione di immagini d’epoca, accompagneranno i presenti a
toccare con mano i valori che questa vicenda rappresenta. Alla conclusione
dello spettacolo le persone potranno visitare “a suon di musica” la mostra
“Arìs-Radici” che narra l’origine di quelle famiglie dalle quali tanti figli
partirono per sacrificare la giovane vita in battaglia. Il centro storico vedrà
quindi l’animazione corale, la coreografia dei costumi storici cembrani,
l’esibizione dei giovani del Gruppo Costumi Tradizionali Avisiani, e con la
degustazione di prodotti tipici in alcuni scorci suggestivi del borgo.